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L'aumento del valore degli immobili utilizzati nell'impresa familiare può incidere sul valore della quota spettante al partecipante
In tema di liquidazione della quota spettante al partecipante di un'impresa familiare, la determinazione della partecipazione agli utili ed agli incrementi del familiare deve essere effettuata in relazione al valore complessivo dell'impresa, per cui se l'incremento di valore di un fattore della produzione (quale può essere un immobile) si è tradotto in un aumento di redditività dell'impresa medesima non è dato scorporare dalla stessa la componente riferibile a fattori che si assumono del tutto estranei all'attività prestata dal partecipante; analogicamente, il verificarsi nel corso della vita dell'impresa di fattori di decremento dei beni con riflessi sulla produttività della stessa non può che riverberarsi sulla concreta liquidazione della quota del partecipante. Ne deriva che l'aumento di valore degli immobili utilizzati nell'impresa familiare verificatosi per effetto dell'introduzione della moneta unica può assumere rilievo ai fini della concreta determinazione delle spettanze del familiare qualora si sia tradotto in un generale fattore di accrescimento del valore dell'impresa unitariamente considerata ed in una maggiore redditività della stessa.
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